domenica 27 aprile 2014

Quella sera le porte delle chiese erano chiuse.

La prima volta ero ancora un bimbo, eravamo in montagna, credo fosse sera e ricordo perfettamente lo sguardo di mia madre che mi sottrasse ai miei giochi per aiutarmi a fare un ancora goffo segno della Croce. I suoi occhi lucidi, il volume della tv più alto, una preghiera tutti insieme. Era morto il Papa.

La seconda volta invece ero già uomo, laico e liberale ma cattolico. Ero a casa della mia ragazza (oggi mia moglie) quando seppi la notizia. In Brera, uno nei quartieri più modaioli di Milano. E sentii il bisogno di uscire in quella notte strana per andare in chiesa. 

Papa Giovanni Paolo II è stato il Papa che ha segnato la mia generazione, un Papa profondamente uomo ed oggi Santo, così concreto da esser spirituale, cosi conservatore che alcuni lo confusero con un rivoluzionario....

Il Papa che combattè e vinse il comunismo, il Papa che, sorretto dalla sua Croce, visse la malattia come dono, il Papa sciatore amico del presidente partigiano.

Quella sera le chiese erano chiuse e non ho mai capito il perchè, certo nei giorni seguenti ci furono ampie commemorazioni solenni ma quella sera le porte delle chiese di Brera erano chiuse, ed io mi chiesi se davvero Milano avesse compreso l'uomo prima ancora del Papa e del Santo.

E non so perchè pensai che in un altro tempo Don Camillo avrebbe suonato le campane di Brescello e svegliato Peppone ed insieme, forse in maniera diversa, avrebbero aperto le porte per ricordarlo ognuno a suo modo.


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mercoledì 16 aprile 2014

Proroga comunicazione beni ai soci.

Beni ai soci e finanziamenti all’impresa
Trenta giorni dalla scadenza di Unico per inviare i dati

La comunicazione dei beni in godimento ai soci e finanziamenti alle imprese può essere inviata fino al trentesimo giorno successivo alla scadenza fissata per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Il nuovo termine, stabilito dal provvedimento del direttore dell’Agenzia di oggi, accoglie le richieste delle associazioni di categoria e allinea di fatto le informazioni da comunicare con i dati indicati in dichiarazione, agevolando così l’adempimento da parte dei contribuenti.
Oggetto della comunicazione sono le informazioni relative ai beni d’impresa concessi in godimento ai soci o ai familiari dell’imprenditore e i finanziamenti d’impresa o le capitalizzazioni da parte di soci o familiari che hanno un valore pari o superiore ai 3.600 euro. Il nuovo termine consente di utilizzare gli elementi che in sede di dichiarazione hanno già concorso alla tassazione del reddito diverso (determinato confrontando il minor corrispettivo pattuito e il valore di mercato del diritto di godimento) per i soggetti che ricevono in godimento beni aziendali e determinato l’indeducibilità dei relativi costi sostenuti per i soggetti concedenti i beni in godimento.
Link al comunicato stampa http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/agenzia/agenzia+comunica/comunicati+stampa/tutti+i+comunicati+del+2014/cs+aprile+2014/cs+16042014+proroga+comunicazione+beni+ai+soci/044_Com.+st.+termine+beni+ai+soci+e+finanziamenti++16.04.14.pdf

sabato 5 aprile 2014

Startup, perchè sono importanti e perchè non le stiamo aiutando a crescere

Startup, mai parola fu tanto amata e attirò tanto interesse nel sistema economico italiano.
Dopo una prima ( e probabilmente ancora attuale) ubriacatura, il sistema forse inizia ad evolvere verso una maturità più consapevole.

Dopo numerosi, quanto temo poco consistenti, entusiasmi dettati un pò dai grandi sponsor (telco in primis) e dal circo dei consulenti/formatori/relatori ed un pò da agevolazioni normative (che tendono a dimenticare che è tutto il sistema Paese a frenare l'iniziativa economica ed a livello di sistema bisognerebbe agire) ecco qualche segnale negativo:
  • Prima un grido d'allarme sul Venture


"Da nostre indagini su Incubatori e Parchi Scientifici, emerge un quadro in cui l'attività da loro svolta è principalmente rivolta alla fornitura di spazi e alla logistica, meno alla consulenza manageriale e finanziaria.
Il processo di incubazione delle start-up in Italia è di modesto supporto alla valutazione dei finanziatori, siano essi Business Angels o Venture Capitalists"
Eppure le Startup servono e sono molto più importanti dei piccoli numeri. Dobbiamo però capire che è la contaminazione, è la capacità di contribuire al rinnovamento dell'imprenditoria anche tradizionale che le Startup trovano la loro forza e la loro importanza.

Vi suggerisco questo breve video dell'Università Bocconi sul perchè le startup sono importanti 



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mercoledì 2 aprile 2014

Famiglie di operai licenziate dai robot...

Si gli altri siamo noi
fra gli Indios e gli Indù
ragazzi in farmacie che ormai non ce la fanno più,
famiglie di operai, i licenziati dai robot
e zingari dell'est in riserve di periferia
siamo tutti vittime e carnefici
tanto prima o poi gli altri siamo noi.  


Quando ho letto l'articolo di Jacopo Tondelli Le nuove tecnologie distruggono posti di lavoro? e la richiamata intervista a Romano Prodi su Repubblica:
"....la rivoluzione industriale in corso, quella centrata sull’Information Technology, a differenza di quelle del passato, non crea lavoro e anzi lo distrugge."
ho subito pernsato a questa canzone di Umberto Tozzi e come reagì mio padre la prima volta che la senti.

Era credo un Sanremo di parecchi anni fa, forse i miei primi anni di liceo.

Mio padre è sempre stato attento a non influenzarci politicamente e l'ho visto sbottare seriamente solo un paio di volte su cose che ai tempi non comprendevo: quando i Vescovi influenzavano la politica con le loro esternazioni (noi famiglia cattolica con tanto di scuola dalle suore) e sul testo di questa canzone.

L'idea che il problema dell'occupazione fosse l'innovazione tecnologica e la modernità proprio non riusciva ad accettarlo e neanche a nascondere il suo disappunto difronte a me bambino.

La voglia di capire queste strane reazioni e la sua ritrosia a spiegare per non influenzarmi mi portò a studiare e ad appassionarmi di politica per soddisfare queste curiosità.

Oggi rileggo le esternazioni di Prodi e scopro che siamo ancora là, che questo Paese è fermo ai dubbi dei miei sedici anni, che i luoghi comuni continuano a far da padroni, che la mentalià è quella di falsi intellettualismi e non si pensa mai a come costruire a come cavalcare l'innovazione preferendo crogiolarsi in riflessioni inutili sulla crisi.

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