sabato 29 giugno 2013

Srl semplificate startup innovative: novità dal DL Lavoro

La disciplina delle SRL Semplificate e delle Start Up - SRL INNOVATIVE è stata ulteriormente semplificata dal decreto legge n. 76 del 28 giugno, c.d.  DL Lavoro pubblicato in questi giorni in Gazzetta ufficiale.

1) SRL SEMPLIFICATA

Modifiche volte a razionalizzare la riforma Passera e ad eliminare le distorsioni legate all'età dei soci. Sintesi delle Novità:

  • srl semplificata potrà essere costituita da soci persone fisiche. Abolito limite di età di 35 anni;
  • coerentemente eliminato il divieto di cedere quote a soggetti di età superiore ai 35 anni;
  • Amministratori potranno essere anche non soci;
  • Eliminate le società a capitale ridotto, contribuendo a semplificare le forme societarie introdotte da Passera e spesso pleonastiche e poco utili.


Articolo 2463 bis - le parti in verde sono state abrogate dal DL Lavoro.

Società' a responsabilità limitata semplificata
La societa' a responsabilità limitata semplificata puo' essere costituita con contratto o atto unilaterale da persone fisiche che non abbiano compiuto i trentacinque anni di eta' alla data della costituzione.
L'atto costitutivo deve essere redatto per atto pubblico in conformita' al modello standard tipizzato con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro dello sviluppo economico, e deve indicare:
1)     il cognome, il nome, la data, il luogo di nascita, il domicilio, la cittadinanza di ciascun socio;
2)     la denominazione sociale contenente l'indicazione di societa' a responsabilita' limitata semplificata e il comune ove sono poste la sede della societa' e le eventuali sedi secondarie;
3)     l'ammontare del capitale sociale, pari almeno ad 1 euro e inferiore all'importo di 10.000 euro previsto all'articolo 2463, secondo comma, numero 4), sottoscritto e interamente versato alla data della costituzione. Il conferimento deve farsi in denaro ed essere versato all'organo amministrativo;
4)     i requisiti previsti dai numeri 3), 6), 7) e 8) del secondo comma dell'articolo 2463;
5)     luogo e data di sottoscrizione;
6)     gli amministratori, i quali devono essere scelti tra i soci.
La denominazione di societa' a responsabilita' limitata semplificata, l'ammontare del capitale sottoscritto e versato, la sede della societa' e l'ufficio del registro delle imprese presso cui questa e' iscritta devono essere indicati negli atti, nella corrispondenza della societa' e nello spazio elettronico destinato alla comunicazione collegato con la rete telematica ad accesso pubblico.
E' fatto divieto di cessione delle quote a soci non aventi i requisiti di eta' di cui al primo comma e l'eventuale atto e' conseguentemente nullo.

Salvo quanto previsto dal presente articolo, si applicano alla societa' a responsabilita' limitata semplificata le disposizioni del presente capo in quanto compatibili. 

2) START UP: SRL INNOVATIVE

Modifiche di rilievo riguardano anche le SRL innovative (Start up) introdotte attraverso il dl 18/10/2012 n. 179, conv. con modificazioni con legge 17/12/2012 n. 221 che vedono ridursi i limiti di accesso e quindi si amplia la platea dei potenziali soggetti beneficiari delle agevolazioni..

In particolare:
a)    viene abrogata lettera a) della norma che prevedeva che i soci persone fisiche  al momento della costituzione e per i successivi 24 mesi, dovessero detenere la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria;
b)    viene ridotto dal 20% al 15% l’importo delle spese di ricerca e sviluppo rispetto al maggior valore fra costo e valore della produzione, requisito per poter accedere al regime di vantaggio delle Start up;
c)   potranno godere del regime agevolato anche le società con almeno i 2/3 della forza lavoro costituita da persone in possesso di laurea magistrale;
d)    viene estesa la possibilità di utilizzo del regime premiale alle società titolari di un software originario registrato presso la SIAE semplificando non poco i dubbi interpretativi in merito alle caratteristiche innovative necessarie per accedere ai benefici di legge.

3) DECRETO LAVORO

Sotto riportiamo a titolo documentale gli estratti del decreto che interessano:

  • Srl semplificate
  • abolizione Srl a capitale ridotto
  • Srl innovative (start up)




















4) RIFLESSIONI

Molto ci sarebbe ancora da fare per eliminare storture e distorsioni di legge ma per ora accontentiamoci di questa piccola manutenzione volta più a modificare errori e forse (ma qui si pensa male) anche qualche follia della legge Fornero sulle Partite IVA che ad innovare seriamente mediante riforme coerenti e di sistema.

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lunedì 24 giugno 2013

Contratto di rete di imprese

La disciplina civilistica del contratto di rete di imprese ha subito recentemente alcune rilevanti modifiche che hanno contribuito, insieme ai precedenti interventi normativi, a cambiare sensibilmente la fisionomia della fattispecie contrattuale introdotta, come noto, dall’articolo 3, commi 4-ter e 4-quater, del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009, n. 33.

Si tratta, in particolare, delle novità introdotte prima dall’articolo 45 del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83 (cosiddetto decreto crescita), convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, e poi dall’articolo 36 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (cosiddetto decreto crescita-bis), convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221; tra le altre, quella destinata ad avere riflessi anche in ambito tributario è rappresentata dalla possibilità, per le reti dotate di fondo patrimoniale comune, di acquisire su base volontaria un’autonoma soggettività giuridica.

Le imprese della rete, infatti, mediante l’iscrizione nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sede della “rete”, danno vita ad un nuovo soggetto di diritto, giuridicamente autonomo rispetto alle singole imprese aderenti al contratto.

Ciò premesso, con la circolare che si allega vengono forniti i chiarimenti sulle conseguenze fiscali derivanti dalla possibilità per la rete di imprese di acquisire autonoma soggettività giuridica.

Allegato: Circolare Reti di Imprese


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venerdì 21 giugno 2013

Intervista su Starthappy

Starthappy è il programma che supporta le più innovative startup italiane con tecnologia cloud e visibilità sul web. 

Sempre più spesso realtà più innovative e realtà più tradizionali come le professioni cercano una via per trovare un dialogo e favorire l'osmosi di competenze ed esperienze.

Qui il link in cui è riportata l'intervista di qualche giorno fa.
Andrea Panato, anche il commercialista deve innovare. Piattaforme digitali e cloud per cambiare il volto della professione
Si parla di professione, di cloud e di editoria in attesa di un mondo che sta cambiando e che ha bisogno di meglio definire i suoi confini.

Il progetto Starthappy nasce da un’idea del gruppo Italiaonline, la più grande internet company italiana che da febbraio 2013 raggruppa tutti i brand e gli asset di Matrix S.p.a. e di Libero S.r.l. a seguito dell’acquisizione di Matrix da parte di Libero, conclusa a Novembre 2012. È direttamente controllata dalla Weather Investments II S.a.r.l. di proprietà dell’egiziano Naguib Sawiris, già proprietario in Italia di Wind Telecomunicazioni e protagonista a livello mondiale nel settore delle telecomunicazioni.
Fanno oggi parte di Italiaonline i portali Libero e Virgilio, il web magazine femminile Di·Lei, le utility 1254 e Apritisito, le concessionarie di web advertising Italiaonline ADV e Iopubblicità, il solution provider ITnet. L’unione di Libero e Matrix ha dato quindi vita al più grande gruppo digitale italiano, prima internet company nazionale e terzo player del mercato web in Italia dopo Google e Facebook.

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giovedì 20 giugno 2013

Piccole soddisfazioni

In un mondo sempre meno elegante con la concorrenza che sgambetta, gli ordini professionali che si arroccano, politici distratti da piccole beghe al posto di pensare al Paese, consulenti affamati ed imprenditori depressi...

Bè il fatto che una studentessa il giorno della sua laurea si ricordi di te e ti ringrazi per qualche suggerimento datole per la tesi mesi fa... significa che si può sperare.

E non voglio entrare in conflitti generazionali, vedo politici quarantenni ben più andreottiani dell'originale. Non credo che esser giovani rappresenti per se una qualità, ma esser per bene quello si.

Quel grazie mi ha strappato un sorriso. Non è poco.

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martedì 18 giugno 2013

Commercialisti: ipotesi di modifica della normativa antiriciclaggio

L’adozione della quarta Direttiva antiriciclaggio potrebbe costituire un’opportunità per porre rimedio a diverse incongruenze che si sono palesate a seguito di un non corretto recepimento della Direttiva 2005/60/CE e delle raccomandazioni GAFI (Gruppo di azione finanziaria internazionale).

Come è noto si è determinata in Italia una situazione di inique discrasie in sede di applicazione della norma rispetto alla condizione dei professionisti di altri Paesi dell’Unione Europea.


SCARICA la proposta degli Ordini di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna: 
La normativa antiriciclaggio e il coinvolgimento dei professionisti. Spunti di riflessione per possibili modifiche della normativa alla luce dell’emananda quarta direttiva UE


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domenica 16 giugno 2013

Notizie da Nottingham, ovvero No taxation without representation

È da poco stato annunciato il Decreto del Fare, Ecco il comunicato stampa che illustra gli 80 articoli del #decretoFare bit.ly/decretoFare.
Inutile dirvi quanto sia stufo dell' ennesimo e roboante nomigliolo, dopo il Salva Italia, eccoci giunti al fare, anche se non ho capito bene cosa.

Certi di un aumento della tassazione IVA osserviamo che tornano gli incentivi sul l'acquisto di nuovi macchinari, provvedimento che già immagino complesso e disperante nel regolamento che ne illustrerà le modalità di accesso.

Inoltre qui le imprese chiudono, lasciano a casa dipendenti, non so quanto saranno interessate ad acquistare nuovi macchinari o ad assumere giovani.

Poi gran rullare di tamburi su riforma dei poteri equitalia. Vorrei ricordare a tutti che non si tratta del tedesco invasore ma di una struttura normato da leggi dello stato. Lo Stato e' responsabile di quanto avvenuto fino ad oggi, non sono alieni. Bene aver aumentato la rateizzazione, operazione dovuta vista la situazione, compresa la riduzione dei compensi anche se non mi è' chiara la soluzione oggi proposta.

Mi lascia perplessa impignorabilità prima casa. Tutta da approfondire ma così di primo acchito mi lascia perplesso.

Torna la mediazione obbligatoria e si ipotizzano torme di stageur ad aiutare i magistrati a far funzionare la giustizia. Aggiungiamo ancora una volta anziché togliere. Dobbiamo semplificare e ridurre norme e burocrazia. Solo così si potrà ridurre il contenzioso spesso auto prodotto da norme fatte male e poco chiare.

Idem il discorso agenda digitale, basta aggiungere sovrastrutture, tutti i poteri vanno dati al ministro PA con delega puntuale e facile da monitorare dall'esterno.

Altrimenti ci troveremo bloccati tra mille conflitti di potere.

Ricordo inoltre che anche questo decreto pare rispondere a richieste del creditore europeo.

Eppure noi qui a Nottingham abbiamo sete di libertà e torniamo a chiederci perché il nostro voto debba contare nulla, torniamo a recitare a bassa voce quelle semplici parole imparate da piccoli: NO TAXATION WITHOUT REPRESENTATION



venerdì 14 giugno 2013

Verbali e procedure del collegio sindacale - guida gratuita

Segnalo un interessante documento dell' IRDCEC che al fine di mettere a disposizione della categoria strumenti operativi che consentano un’agevole applicazione delle Norme di comportamento del collegio sindacale, ha predisposte alcune bozze di verbali, comunicazioni e procedure che possono essere utilizzati nella prassi professionale.

Utile sia per la professione sia per la tutela dei colleghi in ambito difensivo.

Scarica: Documento n. 20 - Verbali e procedure del collegio sindacale

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Proroga versamento imposte - comunicato stampa

Prorogato all’8 luglio il termine per il versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni UNICO ed IRAP 2013 Interessati i contribuenti per i quali sono previsti gli studi di settore

Prorogato all’8 luglio 2013 il termine entro il quale è possibile effettuare, senza maggiorazione, i versamenti che risultano dai modelli di dichiarazione Unico e Irap. La nuova scadenza, prevista da un DPCM in corso di pubblicazione, riguarda tutti i contribuenti (persone fisiche e non) che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore, indipendentemente dall’esistenza di cause di esclusione o di inapplicabilità, e che dichiarano ricavi o compensi non superiori al limite stabilito dalla legge. La proroga si applica anche a coloro che partecipano a società, associazioni e imprese, in regime di trasparenza e ai contribuenti che adottano il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità.

Versamenti prorogati. Per gli stessi soggetti sono differiti i versamenti di tutte le imposte risultanti dalle dichiarazioni i cui termini sono fissati al 17 giugno 2013 (in quanto il 16, termine ordinario, è domenica). Quindi, non solo l’Irpef e l’Ires, ma anche, per esempio, la cedolare secca sugli affitti, l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (Ivie) e quella sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (Ivafe).

Nuove scadenze. I versamenti possono essere effettuati entro l’8 luglio 2013 senza alcuna maggiorazione oppure dal 9 luglio al 20 agosto (usufruendo della proroga estiva prevista per i versamenti che cadono dall’1 al 20 agosto), maggiorando le somme da versare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

link al comunicato stampa

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Proroga (forse) dei versamenti Unico - 8 luglio

Ancora una volta come ogni volta una proroga
Ormai siamo ad elemosinare un comunicato stampa.
Ci accontentiamo di articoli che riprendono note che danno speranza di future certezze.
 Aggiornata l’agenda fiscale per tutti i contribuenti, persone fisiche e non, che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore, indipendentemente dall’esistenza di cause di esclusione o di inapplicabilità, e che dichiarano ricavi o compensi non superiori al limite stabilito, per ogni studio, dal relativo decreto di approvazione.
Un Dpcm di prossima pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (comunicato Mef del 13 giugno) rinvia, infatti, all’8 luglio il termine per versare le imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, dell’Irap e dalla dichiarazione unificata annuale. Bypassata, quindi, anche nel 2013, la scadenza ordinaria del 16 giugno che quest’anno, cadendo di domenica, era slittata automaticamente al 17 giugno.
Qui l'articolo completo su FiscoOggi per maggiori approfondimenti.

Ed ora non resta che attendere gli articoli esultanti delle categorie che si attribuiranno il merito della proroga, del politico di turno che si attribuirà il merito di averla concessa o diffusa....

Il problema è che tutto doveva esser pronto a dicembre e che la proroga arriva solo e sempre perchè lo Stato non ha rispettato i patti. 

Ed arriva come sempre in forma di pettegolezzo.


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mercoledì 12 giugno 2013

Responsabilità dei Sindaci: Cassazione Sentenza 13081/2013

Con la sentenza 13081/13 la Cassazione adotta una interpretazione molto severa sulla responsabilità dei sindaci delle società

Il collegio è tenuto a «un controllo di legalità non puramente formale ma esteso al contenuto sostanziale dell’attività sociale e dell’azione degli amministratori allo scopo di verificare che le scelte discrezionali non travalichino i limiti della buona amministrazione» .

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martedì 11 giugno 2013

PRIVACY: La nuova guida del Garante privacy per aiutare le imprese

La corretta adozione di semplici misure a protezione dei dati personali può contribuire a rendere più efficiente l'organizzazione dell'impresa e a ridurre sensibilmente i potenziali rischi a cui la stessa si espone sul mercato, ma può rappresentare anche un vantaggio competitivo.

Per questi motivi, l'Autorità ha predisposto una breve guida - "La privacy dalla parte dell'impresa - Dieci pratiche aziendali per migliorare il proprio business".

L'obiettivo è quello di aiutare le imprese a valorizzare il proprio patrimonio dati, trasformando la privacy da costo a risorsa, senza per questo ridurre le tutele dei diritti fondamentali della persona.

Il Garante per la privacy ha individuato dieci "best practice" che possono migliorare non solo l'immagine dell'impresa, come soggetto attento al principio di "responsabilità sociale", ma anche la propria capacità di business, aumentando la fiducia di utenti e consumatori nella serietà e affidabilità dell'attore economico.

Il vademecum richiama regole fondamentali e consigli pratici - che vanno dalla selezione del personale all'uso delle nuove tecnologie, dalla trasparenza alle misure di sicurezza - per utilizzare e proteggere al meglio i dati personali trattati. L'imprenditore potrà trovare anche riferimenti alle principali modalità semplificate che l'Autorità ha, nel tempo, indicato alle aziende per ottenere una conformità sostanziale alla protezione dei dati, evitando attività inutili e meramente formali.

La guida
La guida è suddivisa in dieci brevi capitoli: "Il valore dei dati"; "A ciascuno le sue responsabilità"; "Trasparenza e correttezza nel business"; "Curriculum & Co."; "Trattamenti "a rischio""; "Tecnologie per l'impresa"; "Difesa del patrimonio dati"; "Controllo del "controllore informatico""; "L' "export" dei dati"; "Verso una "customer care dei dati"". Ogni capitolo affronta una differente pratica aziendale e alcuni dei benefici diretti e indiretti generati dalle misure adottate per tutelare i dati personali.


PER SAPERNE DI PIU': Consulenti privacy Milano

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lunedì 10 giugno 2013

Oggi nasce MySolution POST


Oggi nasce MySolution POST

Un nuovo progetto editoriale, un sito di informazione economico giuridica, un laboratorio di idee per aiutare il professionista a crescere attraverso l’innovazione, valorizzando le nostre competenze storiche di categoria ed arricchendole di nuove prospettive.

Vogliamo fare questo percorso insieme all'editore, agli autori e soprattutto ai lettori, creando un gruppo di lavoro ricco di stimoli e pronto a scambiare esperienze e suggerimenti.

Sono il Coordinatore scientifico di questa iniziativa. Tra gli autori trovate giornalisti, professionisti e docenti universitari. Molti sono amici, qualcuno lo probabilmente conoscerete già. 

Questi due mesi che ci separano dall'estate serviranno per testare la squadra, correggere il tiro, migliorare il sito. E' un progetto giovane, perdonatene qualche ingenuità iniziale.

Ecco il sito di 
MySolution POST.

Qui trovate il mio primo editoriale Un laboratorio di idee che meglio descrive tutto progetto.

Siamo aperti a critiche e suggerimenti per far sì che diventi un luogo che assomigli a tutti noi, dove incontrarsi e dialogare tra noi e con i lettori.

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domenica 9 giugno 2013

La mia mano

Si sottovaluta spesso la forza di una carezza. In queste domeniche pomeriggio mio figlio spesso mi dorme accanto, basta la mia mano nella sua e lo vedi sereno e rassicurato.
È mi rendo conto di quanto sia importante questa mano, di quanto sia importante esserci.

Mai la mia mano e' stata così importante come per lui, mai lo è' stata prima per me.

Liberatemi... (Liberatelo) ovvero notizie da Nottingham!


Questo Paese va sfrondato. Va sfrondato da mentalità pericolose di persone che non si rendono conto che non devono più occuparsi di come vivo, di cosa e quando devo mangiare.
Non sono rimasto affascinato da quel socialista che pretendeva ci vestissimo di nero per festeggiare le domeniche dei balilla, ci manca solo questo personaggio che invece di riparare le strade e fare asili ritiene di fare il suo dovere impedendomi di mangiare il gelato sotto casa o trasformando Milano in città  per bambini pagando un paio di pagliacci.

Sono stufo di medici che chiedono al paziente quanti giorni vuol rimanere a casa dal lavoro.

Sono stufo di uno stato cattivo e noioso che ammette candidamente che il monte leggi e' contraddittorio e confuso.

Sono stufo di un governo che si dichiara preoccupato per la situazione economica. Mia nonna e' preoccupata, che il governo mi presenti un crono programma sui prossimi interventi.

Sono stufo di agevolazioni ed incentivi che hanno solo effetti distorsivi e consentono al politico di comprarsi quella categoria li...

Sono fortunato, ho un lavoro, il mio studio cresce ma sono stufo di dover nuotare contro corrente.

Caro Stato scopriamo che a Lecco truffano l'inps, ondata di sdegno da una stampa inutile ed ammansita. Il problema non è' la truffa! È' che sarebbe bastato incrociare le banche dati e non lo si fa per volontà politica, per una finta pace sociale.

Caro Stato l'asilo di mio figlio me lo pago io, il parto di mia moglie pure, pago io gli ammortizzatori che saltano a furia di prender buche, pago io gli straordinari ai miei collaboratori e rinuncio a qualche we per sopperire alla tua incapacità di rispettare le scadenze.

Caro Stato parlo un inglese stentato perché a scuola ho fatto francese perché non si potevano lasciare a casa insegnanti inutili, per evitar problemi all'educazione di mio figlio penseremo noi.

Caro Stato ti prego, smetti di occuparti di me. Io me la cavo, pensa però a chi non può pagare al figlio scuole e medici privati, a quelle imprese che non hanno margini per sopportare tutto e falliscono.

Caro Stato, ora basta!


venerdì 7 giugno 2013

Un Commercialista su Twitter

Twitter è uno straordinario sistema di diffusione di notizie e di contenuti. 

Forse è il social network che prediligo, utilissimo per imparare e per incontrare e dialogare con persone ed istituzioni.

In questi giorni il mio account personale sta raggiungendo i 2.800 contatti. 

E' un bel traguardo, soprattutto per la qualità dei follower.

Internet ci consente di confrontarci con economisti e professori universitari, con imprenditori ed avvocati, con colleghi e studenti.

La vera sfida che ci pone è quella di riuscire a convogliare tante informazioni e trasformarle in possibilità di crescita. 

Il rischio è di restare prigionieri del rumore di fondo o di un dibattito che non si concretizza in nuove opportunità di lavoro o di sviluppo.

Tante idee, tanti contatti, tante informazioni ormai devono essere riordinate, strutturate, utilizzare per creare qualcosa di nuovo. Ci stiamo provando, lentamente, procedendo per tentativi, sbagliando a volte, spesso confortati dall'aiuto e dal sostegno di molti.

Sta per partire a breve una nuova iniziativa editoriale di cui sarò coordinatore scientifico, un primo passo verso un progetto di creazione di valore per professionisti ed imprese.

Studio Panato sta provando ad evolvere, a modificare la sua struttura ed i suoi servizi, sfruttando le nuove tecnologie, mantenendo però la formula originaria fatta di lavoro, professionalità e curiosità.

Ecco i nostri account su twitter:
@Commercialista
@StudioPanato
@PeriziediStima

e su google+

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giovedì 6 giugno 2013

Il consulente che preferisco è sporco di grasso

Sono riflessioni e so già che urterò sensibilità e solleverò un polverone.

In questo periodo di crisi economica mi trovo sempre più spesso a dover predisporre o attestare piani di risanamento.

Fatti ovviamente salvi i casi virtuosi in cui si ha la fortuna di lavorare con ottimi professionisti e con imprenditori consapevoli di quanto accade loro intorno, sempre più spesso mi accorgo che i casi degli "insalvabili" presentano più o meno le caratteristiche che descrivo sotto.

Ormai mi fido solo dei consulenti sporchi di grasso e olio che trovo ad analizzare costi e procedure in fabbrica, quelli che cambiano la produzione e non propongono miracoli, quelli con la faccia stanca per aver analizzato i dati di vendita, i prezzi, i mercati alternativi. 

Fuggo da quelli sereni e riposati, con camicia bianca impeccabile, quelli che con le banche ci penso io, quelli che è un attimo che ti faccio un piano credibile.... che è una follia che non si trovi un attestatore pronto a firmare....

Ecco, in estrema sintesi ed in maniera non esaustiva, le fasi della crisi, un pò ci rido, ma non sono molto distante dalla realtà. 

FASE 1: sonni tranquilli

L'imprenditore è sereno
Negli ultimi 4 o 5 anni l'impresa è sempre stata in perdita, continua a perdere, nessun cambio di rotta viene preso in considerazione. La colpa è della crisi e non esistono leve da utilizzare per modificare le cose, bisogna solo aspettare che passi.

Le banche sono serene:
Continuano felici a finanziare le perdite, non finanziano più da anni investimenti, solo perdite. La colpa è della crisi e non esistono leve da utilizzare per modificare le cose, bisogna solo aspettare che passi. Nel frattempo qualcuno più accorto inizia a chiedere all'imprenditore maggiori garanzie personali o reali sugli immobili che tanto sono l'unico valore vero, che a chiedere ipoteca non si sbaglia mai.

Il commercialista è sereno:
L'impresa ha spalle larghe, La colpa è della crisi e non esistono leve da utilizzare per modificare le cose, bisogna solo aspettare che passi. Magari un paio di operazioni di bilancio, anche lecite, per ricreare il patrimonio, tutti tranquilli, soprattutto il cliente che è meglio non perderlo.

FASE 2: Il risveglio

L'imprenditore è spaventato
Improvvisamente le banche iniziano a muoversi, riducono i fidi, emerge qualche insoluto, scopre che operazioni di bilancio sono servite solo a prender tempo, tempo che purtroppo non è stato utilizzato per risanare l'impresa.

Le Banche si fanno più attente
Qualche software le avvisa che i bilanci non sono cosi solidi, che il patrimonio si sta consumando, qualche incongruità su alcune poste. Il Direttore chiede un incontro, inizia aggressivo, chiede di elaborare un piano di rientro, e trema quando sente le parole piano di ristrutturazione del debito. L'incontro successivo avviene in azienda ed il direttore improvvisamente scopre che l'intera via è tappezzata da cartelli vendesi ed affittasi... il capannone non vale nulla. Dramma.

Il commercialista inizia a preoccuparsi
Come chiuderemo il bilancio quest'anno? Come han ridotto i fidi? Banche cattive... su questo si trovano d'accordo tutti, senza pensare che l'errore delle banche è aver dato troppo, non troppo poco.

FASE 3: inizia a grandinare

L'imprenditore è terrorizzato e paralizzato
Le Banche tagliano i fidi, i fornitori chiedono pagamenti anticipati, non capisce, non si fida, qualcuno propone di rivedere costi e produzione ma non ascolta, è il suo regno, ha già controllato e ricontrollato tutto. Muoviamo il bilancio, parliamo con le banche ma la produzione è perfetta. 

Le Banche temporeggiano
tagliano i fidi ma il debito resta, non si muovono, temono di perdere tutto, aspettano il piano di risanamento.

Il commercialista si inventa stratega
Recupera on line un programmino excel, inizia a fare piani finanziari e ad analizzare i bilanci dei concorrenti, vuole rendersi utile, scopre che non c'è tempo, ma non demorde, studia, ci prova, inizia la serie infinita di riunioni con l'imprenditore che si concludono con l'immancabile: Banche cattive... su questo si trovano d'accordo tutti 

FASE 4: Arriva il consulente

Scenario 1: il consulente "ghe pensi mi"
E' immediatamente simpatico all'imprenditore, è il suo ariete contro le banche cattive che il timido commercialista non è riuscito a convincere.
Non pone problemi ma soluzioni. Tutto ruota intorno alla finanza, l'impresa può continuare cosi e soprattutto non entra in fabbrica, regno incontrastato dell'imprenditore.
Lui sa. Incontra, riunisce, predispone, sceglie i colori delle slide e fattura, fattura, un monte ore impressionante a costi rilevanti. Del resto chi non pagherebbe oro il salvatore dell'impresa?
Poi qualcosa non va, i soldi finiscono, i fornitori non si fidano, le banche sono cattive (anche se la sorte è avversa resta simpatico all'imprenditore). Tutto si avvita, l'attestatore non firma, l'azienda si ferma.

Scenario 2: L'ingegnere
Per una serie di coincidenze fortunate (collegio sindacale serio, commercialista preparato, imprenditore che mette in moto la sua rete di relazioni) si presenta un tipo strano, che finchè non capisce non demorde, che conosce excel più di sua moglie, che mette in crisi le certezze dell'imprenditore.
Si trasferisce in azienda, giorni intensi, tutto ruota su produzione e vendite, il resto verrà dopo, deve capire, chiede, chiede, chiede, definisce le procedure, i tagli, la riduzione forza lavoro, tranquillizza gli interlocutori. In questo caso con un pò di fortuna e se non si arriva tardi l'impresa si salva. 
Il fattore tempo spesso è determinato oltre che dall'imprenditore dalla professionalità del collegio sindacale e del commercialista. E' qui il nostro ruolo, forse il più importante. Lanciare l'allarme in tempo.

Purtroppo a fronte di una crisi feroce e complicata non sempre l'offerta di consulenza (commercialisti compresi, giusto per tranquillizzare le altre categorie) si dimostra adeguata.

Su imprenditori ed associazioni imprenditoriali il discorso si fa più complesso...

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CHECK LIST PER IL RILASCIO DELL'ASSEVERAZIONE INERENTE ALLA RESPONSABILITÀ FISCALE NEI CONTRATTI DI APPALTO - SUBAPPALTO

Le recenti modifiche normative hanno previsto la responsabilità dell’appaltatore con il subappaltatore per il versamento all’Erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell’imposta sul valore aggiunto dovuta dal subappaltatore in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del rapporto, nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto.

In capo al committente, è stata prevista una sanzione amministrativa pecuniaria - da 5.000,00 a 200.000,00 euro - nel caso in cui lo stesso esegua il pagamento all’appaltatore senza che questi abbia esibito la documentazione con la quale deve necessariamente risultare attestato che i versamenti fiscali, scaduti alla data della corresponsione del corrispettivo, siano stati correttamente eseguiti, eventualmente anche dal subappaltatore.

Tale responsabilità, comunque, si deve ritenere limitata ai casi in cui in assenza dell’esibizione della documentazione, tali versamenti non sono stati effettivamente eseguiti dall’appaltatore o dall’eventuale subappaltatore.

La documentazione può validamente consistere anche in un’asseverazione rilasciata da un professionista abilitato iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Scarica:
CHECK LIST PER GLI ISCRITTI ODCEC MILANO PER IL RILASCIO DELL'ASSEVERAZIONE INERENTE ALLA RESPONSABILITÀ FISCALE NEI CONTRATTI DI APPALTO / SUBAPPALTO


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mercoledì 5 giugno 2013

Antiriciclaggio: check list per gli studi professionali

Con l'inasprirsi delle attività di controllo da parte della Guardia di Finanza, è aumentato il disagio dei professionisti destinatari degli obblighi antiriciclaggio, preoccupati principalmente della tenuta delle misure poste in essere nei propri studi in ottemperanza a quanto disposto dal d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231.

L'adeguata verifica della clientela, la conservazione e la registrazione delle informazioni, la segnalazione delle operazioni sospette: il corretto adempimento di ciascuno di tali obblighi implica la predisposizione di vere e proprie procedure interne, secondo modalità prestabilite.
Il perimetro degli adempimenti, tuttavia, ancora oggi non è circoscritto con sufficiente precisione.

La legge si limita a stabilire i criteri generali, demandando alla regolamentazione attuativa la specificazione delle modalità operative sia per ciò che concerne l'adeguata verifica della clientela, sia con riferimento alla conservazione e alla registrazione dei dati. Nell'uno e nell'altro caso i regolamenti non sono mai stati emanati dalle autorità a ciò preposte. 

Ne è discesa - quanto meno sotto il profilo interpretativo - una enorme incertezza, solo parzialmente colmata dalla prassi, determinata nel caso di specie dai pareri ufficiali forniti dall'ex Ufficio Italiano dei Cambi e dalle risposte del MEF ai quesiti posti dalle categorie professionali interessate.

Il cammino dei professionisti verso la compliance alla normativa antiriciclaggio è dunque lungo e irto di difficoltà, essendo reso ancora più problematico dalle istruzioni della GdF che, nel mese di marzo dello scorso anno, ha emanato una ponderosa circolare sull'argomento (la n. 83607 del 19 marzo 2012), accompagnata da una serie di allegati tra cui la "Scheda normativa e modulo operativo n. 6", documento quest'ultimo non destinato alla diffusione, ma il cui contenuto è ormai conosciuto dagli addetti ai lavori.

Alla luce della documentazione sopra descritta, IRDCEC ha individuato una check list sulla scorta della quale il professionista potrà verificare l'adozione delle misure antiriciclaggio all'interno del proprio studio.

Sommario: 1. Premessa. – 2. Le attività preliminari di verifica connesse agli obblighi del professionista, dei dipendenti e dei collaboratori. – 3. L’adeguata verifica della clientela. – 3.1. Gli adempimenti dei professionisti collaboratori di studio. – 3.2. Profili sanzionatori. – 4. La conservazione e la registrazione dei dati. – 4.1. Profili sanzionatori. – 5. La formazione dei dipendenti e dei collaboratori. – 6. La segnalazione di operazioni sospette. – 6.1. La codificazione di procedure ai fini della segnalazione di operazioni sospette. – 6.2. Profili sanzionatori. – 7. Le limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore. – 7.1. Profili sanzionatori.

SCARICA: Antiriciclaggio: check list per la verifica dell'adozione delle misure di legge negli studi professionali


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Verifica rapporti debitori-creditori tra il Comune e le società partecipate

L’articolo 6 comma 4 del D.L. 95/2012 prevede che “a decorrere dall'esercizio finanziario 2012, i Comuni e le Province allegano al rendiconto della gestione una nota informativa contenente la verifica dei crediti e debiti reciproci tra l'Ente e le società partecipate. La predetta nota, asseverata dai rispettivi organi di revisione, evidenzia analiticamente eventuali discordanze e ne fornisce la motivazione”.

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martedì 4 giugno 2013

Caro Fisco sta circolare per uniformare la tassazione potevamo pure farla un po prima, non dico a fine Regno, ma almeno ad inizio Repubblica...


Da pochi giorni è disponibile sul sito Internet delle Entrate, la prima Guida Operativa per i contribuenti e per gli uffici dell’Agenzia sulla registrazione degli atti notarili. Ne abbiano già dato notizia su questo blog.

Ora però mi preme analizzare con voi il testo (parte) del comunicato stampa. Sia ben chiaro che gli sforzi dell'Agenzia delle Entrate sono meritevoli di plauso, lasciatemi però la libertà di aggiungere qualche commento in chiave ironica ma non troppo, soprattutto in questo periodo in cui si parla molto di evasione e di rapporto stato / contribuente.

La Guida illustra, per la prima volta in modo sistematico e uniforme (per la prima volta. ecco mi sembra corretto sottolinearlo. Giusto perchè lo dite Voi), il lungo (quindi anche a Voi pare un pò lunghetto...) elenco di disposizioni fiscali applicabili ai fini del calcolo dell’imposta di registro e di altri tributi indiretti indirizzati alla tassazione degli atti notarili.
In pratica, il nuovo vademecum delle Entrate passa in rassegna le diverse modalità che guidano il prelievo su tutti gli atti redatti dai notai, da quelli sui fabbricati e sui terreni a quelli societari, illustrando la disciplina completa dell’imposta di registro e di fatto superando le numerose difficoltà interpretative emerse in materia e cumulatesi nel corso degli anni (ecco ora che ce lo siamo detti non resta che capire perchè abbiamo lasciato che si cumulassero.... perchè se poi Voi fate un accertamento ricordatevi che quelle somme non sono frutto di evasione ma...... delle numerose difficoltà interpretative emerse in materia e cumulatesi nel corso degli anni. Quindi possiamo sperare che cancellerete le sanzioni? no, immaginavo...)
La Guida Operativa ha un duplice effetto. Infatti, mentre sul versante della semplificazione il presente vademecum contribuisce a trasmettere un deciso impulso nel rendere omogenea ed uniforme la tassazione degli atti notarili sull’intero territorio nazionale (Mi permetto sommessamente di ricordare che abbiamo da poco, e seppur tra mille stenti, festeggiato i 150 dell'unità d'Italia. Capisco l'amor di ricorrenza ma forse sta circolare per uniformare la tassazione potevamo pure farla un po prima.... non dico a fine Regno, ma almeno ad inizio Repubblica...), come conseguenza indiretta potrebbe determinare una significativa diminuzione delle casistiche conflittuali (ah, quindi il conflitto almeno in parte è colpa di leggi complesse, numerose, ed interpretate in maniera non uniforme sul territorio nazionale ...) che possono insorgere tra i contribuenti ed i notai da un lato e l’Amministrazione finanziaria dall’altro. 
In questo modo, l’azione amministrativa ne risulterebbe più efficiente ed efficace, oltre che più trasparente, con l’effetto indiretto di condurre ad una significativa riduzione del contenzioso.

Efficiente (cioè tutto più veloce e si risparmia) efficace (cioè si saprà cosa pagare e l'amministrazione saprà chi perseguire), oltre che più trasparente (qui non resta che commuoversi).

Scherzi a parte, l'iniziativa dell'Amministrazione appare per quanto tardiva sicuramente apprezzabile. Ancora più apprezzabile se si fossero individuate le situazioni dubbie e si fosse quindi chiarito in quali casi nessuna sanzione sarà dovuta dal contribuente in caso di accertamento.


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Linee guida per l’organismo di vigilanza ex d.lgs. 231/2001 e per il coordinamento con la funzione di vigilanza del collegio sindacale.

Le Linee guida per lo svolgimento delle funzioni dell’Organismo di vigilanza ex d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 suggeriscono il comportamento professionale da adottare per la corretta esecuzione dell’incarico.

Le indicazioni nel documento sono rivolte ai professionisti che rivestono l’incarico di componente di un Organismo di vigilanza (di seguito anche OdV) in un ente che abbia adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati ex d.lgs. 231/2001.

Sono altresì rivolte al collegio sindacale al quale siano attribuite le funzioni dell’OdV, ai sensi dell’art. 6, comma 4-bis, del d.lgs. 231/2001 (introdotto dalla legge 12 novembre 2011, n. 183).

Ciascuna Linea guida è composta da “Riferimenti normativi” e da “Criteri applicativi” che forniscono ai destinatari del documento gli strumenti operativi di riferimento per lo svolgimento delle relative funzioni ed è accompagnata da “Commenti” per l’analisi delle scelte adottate, nonché per la valutazione delle problematiche interpretative che più spesso emergono nella prassi. Per i casi in cui la funzione è attribuita al collegio sindacale sono richiamate anche le Norme di comportamento del collegio sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (ultimo aggiornamento: gennaio 2012).

Quanto al collegio sindacale incaricato della funzione di OdV, le Linee guida si pongono l’obiettivo di raccordare quanto previsto dalla legge e dalla prassi in capo all’OdV con le peculiarità del collegio sindacale, declinando lo svolgimento delle attività volte alla prevenzione dei reati nell’ambito della funzione di vigilanza e delle modalità di funzionamento del collegio sindacale. Va evidenziato che le Linee guida muovono dal presupposto che l’attribuzione della funzione di OdV avviene a favore dell’intero organo di controllo e non dei singoli sindaci. Va rilevato, altresì, che le duplici funzioni di vigilanza ex artt. 2403 ss. c.c. e di OdV ex d.lgs. 231/2001 sono destinate a rimanere distinte, ma coordinate fra di loro in modo da realizzare opportune sinergie e un elevato grado di efficienza operativa.

In allegato si propone un esempio di regolamento di funzionamento dell’OdV.

SCARICA: Linee guida per l’organismo di vigilanza ex d.lgs. 231/2001 e per il coordinamento con la funzione di vigilanza del collegio sindacale

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Gli immobili a Milano si muovono...

Ho appena scoperto che dietro al nostro Studio si sono liberate due intere palazzine.
Unicredit ha deciso di concentrare le sue attività nei nuovi palazzi in Garibaldi (in parte costretta dalle difficoltà in cui versano i costruttori finanziati dalla stessa Unicredit).

I bar della zona sono seriamente preoccupati. Meno persone equivale ovviamente a meno incasso. Difficile pensare che gli immobili si riempiranno a breve.

Area 3, la crisi, IMU, qualche speranza di metrò in più.... la geografia milanese sta cambiando.

Ancora è presto per delineare i nuovi scenari (o quanto meno io non sono in grado) ma sicuramente il 2013 porterà a qualcosa di nuovo.

Ancora immobili sfitti? crisi galoppante? oppure occasione per riconvertire nuovi spazi? 

Dopo la manifattura anche le imprese di servizi migreranno?

Tutto da capire, tutto da osservare...

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IMMOBILIARE: Andamento del mercato non residenziale 2013

Un 2012 con segno negativo per il mercato immobiliare non residenziale. Sono 46.925 le unità immobiliari a destinazione terziaria, commerciale e produttiva scambiate lo scorso anno con un calo del 24%, rispetto all’anno precedente.

In particolare, il terziario ha registrato una perdita delle transazioni del 26,1% rispetto al 2011, il commerciale del 24,5% e il settore produttivo del 19,7%.

Il dato è in linea con quello relativo al settore residenziale, che, nel 2012, ha registrato un meno 26% di compravendite rispetto al 2011.

Sono alcuni dei dati presentati dal Rapporto immobiliare non residenziale 2013, studio realizzato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, in  collaborazione con l ’Associazione italiana delle società di leasing (Assilea).

SCARICA: Rapporto immobiliare non residenziale 2013 - pdf


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lunedì 3 giugno 2013

Flipboard: da oggi puoi leggerci anche su IPAD

Flipboard è una applicazione per ipad e tablet che consente di leggere più agevolmente i nostri articoli e condividerli in rete.

Per facilitare la lettura dei nostri articoli e di una selezione di ricerche e documenti prodotti da università e centri studi abbiamo deciso di creare una rivista su Flipboard.

E' la prima rivista di uno Studio di Dottori Commercialisti realizzata in Italia su Flipboard.

Studio Panato crede da sempre nella condivisione di informazioni con i propri clienti, con i colleghi e con i tanti lettori che ci seguono nelle nostre iniziative on line.

Stiamo cercando di seguire e stimolare le PMI italiane con news ed informazioni economiche e non solo strettamente giuridico/fiscali oggetto privilegiato della nostra informativa riservata ai clienti di Studio Panato.

Fateci sapere cosa ne pensate, se vi è utile o come migliorare la nostra comunicazione.

Ringrazio Leonardo Bellini, docente di marketing del Master in Social Media Marketing dello IULM e del Master in Marketing e Management per operatori musicali, presso l’Università la Sapienza,  per la prima e generosa recensione:

"L’amico Andrea ha già pubblicato una sua rivista “Riflessioni di un commercialista”
Come diceva @dmscott nel suo Masterclass del 9 maggio a Milano, è fondamentale avere una strategia di content marketing e gli ebook gratuiti sono uno strumento formidabile. Creare una rivista Social con FlipBoard, aggregando e curando contenuti social mi sembra davvero un ulteriore passaggio importante, anche e sopratutto per le aziende."

Ci trovate anche su twitter:
@commercialista
@studiopanato

e su google+

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