martedì 5 giugno 2012

Le banche, il capannone ed il terremoto.

Fate in fretta!!!

Oggi leggo di imprenditori che continuano a produrre trasferendo l'azienda sotto un tendone.
Trovo incredibile ed eroica questa capacità di reagire ad una situazione drammatica.

Credetemi, non sottovaluto il pericolo ed il disagio delle persone, ma per deformazione penso alle imprese che rappresentano un valore ed il lavoro per molti.

Mi chiedo che atteggiamento avranno le banche di fronte a capannoni che, garanzia per il credito, oggi non ci sono più o sono potenzialmente a rischio.

Forse qualcuno dovrebbe pensare (sicuramente ci stanno già pensando) ad un tavolo banche/imprese/enti pubblici per fronteggiare questi rischi e/o rifinanziare i confidi per sostituire le garanzie immobiliari e consentire alle imprese di continuare ad accedere al credito.

Forza!
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